sabato 24 dicembre 2011

E' ancora natale

Finchè facciamo nascere dei bambini,

finchè abbiamo dei sogni,

finchè le cose più importanti non si possono comprare...

allora è ancora natale


Auguri

Federico

lunedì 12 dicembre 2011

Lo sciopero unitario e gli impiegati indifferenti

La muraglia umana e il prezzo della dignità

Con il presidio delle portinerie alla Carraro di Campodarsego FIM e FIOM si sono riunite: otto ore di sciopero per tutti, operai e impiegati. Contro la manovra Monti (e Berlusconi) che colpisce i soliti noti. Ladri di bistecche e caramelle, famiglie monoreddito, insomma lavoratori dipendenti e pensionati.
Una muraglia umana per impedire, in forma non violenta, che qualcuno entri dentro l'officina. Mentre l'adesione degli operai è stata totale, quella degli impiegati è stata parziale. Ci siamo trovati a dover bloccare e discutere con giovani impiegati che volevano raggiungere i loro uffici, fregandosene della nostra presenza. "A questo sciopero non ci credo", "ho molto lavoro da fare" ed altre le scuse che accompagnavano il loro dissenso a questa forma di protesta che i nostri padri hanno utilizzato per ottenere quei diritti di cui noi ora beneficiamo.
Con quale faccia scavalcavano il nostro grido di giustizia, per noi e per loro?

Le uniche armi che approvo io sono nobili e incruente: lo sciopero e il voto.
don Lorenzo Milani - Lettera ai cappellani militari

mercoledì 7 dicembre 2011

I soldi sono del diavolo?

Pubblico questo articolo dell'amico Marco Politi, che pone il problema dei privilegi del Vaticano. E' forse accettabile che alcune strutture, utilizzate per il culto e per la carità (il vescovo di Padova li definisce "prontosoccorso dei comuni") vengano esentate da Ici, ma la maggior parte hanno altre funzioni. Inoltre ci sono molte altre ingiustizie che hanno già fatto perdere la fede degli italiani nella Chiesa...

La Chiesa non fa sacrifici
La Chiesa si autoesenta, sacrifici mai. Resta attaccata ai suoi privilegi, ma è prodiga di consigli sull’equità della manovra. È da agosto che l’opinione pubblica aspetta dalla Cei un segnale di disponibilità ad aiutare lo Stato a ripianare il suo debito colossale. In tempi passati i vescovi fondevano l’oro dei sacri calici per sostenere la difesa di un regno invaso. Ora che il nemico finanziario è molto più subdolo e spietato, non succede nulla. Dalla gerarchia non è giunto il più piccolo segnale di “rinuncia”. Solo la dichiarazione del Segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, che ha affermato: “Il problema dell’Ici è un problema particolare, da studiare e approfondire”. Eppure quello che pensano gli italiani è chiarissimo. Sono contrari all’esenzione dell’Ici, sono contrari a spolpare le casse dello Stato ai danni della scuola pubblica, perché credono al principio costituzionale che chi fonda una scuola privata la paga con i propri soldi. Soprattutto gli italiani sono convinti a grande maggioranza che la Chiesa predica bene e razzola male. Vedere per credere l’indagine del professor Garelli sulla “Religione all’italiana”.

Quando si parla di soldi, la gerarchia ecclesiastica si rifugia subito nel vittimismo, accusa complotti da parte dei nemici della Chiesa, si attacca a errori di conteggio sbagliati per qualche dettaglio o di chi mette sullo stesso piano la Cei (organismo nazionale) e il Vaticano, realtà internazionale. Nessuno trascura l’aiuto sistematico che è venuto in questi anni alle fasce più povere da parrocchie, episcopato e organizzazioni come la Caritas o Sant’Egidio. Ma ora è il momento di gesti straordinari e di uno sfoltimento di privilegi come avviene in tutto il Paese. Ci sono fatti molto precisi su cui la gerarchia non ha mai dato risposta e che costituiscono privilegi inaccettabili specialmente nella drammatica situazione economica attraversata dal Paese. Ne elenchiamo alcuni, che indignano egualmente credenti e diversamente credenti.

Non limitare l’esenzione Ici agli edifici strettamente di culto è un’evasione fiscale legalizzata. L’attuale sistema di conteggio dell’ 8 per mille è truffaldino perché non tiene conto del fatto che quasi due terzi dei contribuenti – non mettendo la crocetta sulla dichiarazione delle tasse – intendono lasciare i soldi allo Stato. In Spagna, dove è stato a suo tempo copiato il sistema italiano, si conteggiano giustamente soltanto i “voti espressi”. In Germania il finanziamento alle chiese luterana e cattolica avviene con una “tassa ecclesiastica” che grava direttamente sul cittadino. Se il contribuente non vuole, si cancella.

L’attuale sistema dell’ 8 per mille è uscito fuori controllo. Doveva garantire una somma più o meno equivalente alla vecchia “congrua” data dallo Stato ai sacerdoti, ma essendo agganciata all’Irpef la somma che il bilancio statale passa alla Cei è cresciuta a dismisura. Nel 1989 la Chiesa prendeva 406 miliardi di lire all’anno, oggi il miliardo di euro che incassa equivale a quasi 2.000 miliardi di lire. Cinque volte di più! L’ 8 per mille è stato pensato (ed è approvato come principio dalla maggioranza degli italiani) per finanziare il clero in cura d’anime e l’edilizia di culto in primo luogo. Ciò nonostante la Chiesa si fa pagare ancora una volta a parte i cappellani nelle forze armate, nella polizia, negli ospedali, nelle carceri, persino nei cimiteri. Si tratta di decine di milioni di euro. Nessuno ignora quanti splendidi preti siano impegnati specialmente nelle prigioni, ma è il sistema del pagamento aggiuntivo che non è accettabile. Lo stesso vale per le decine di milioni aggiuntivi versati dallo Stato, dalle regioni e dai comuni per l’edilizia di culto, che è già coperta dall’ 8 per mille.

Per non parlare dei milioni di euro elargiti ogni anno attraverso la famigerata “Legge mancia”. Invitando a uno stile di vita più sobrio per la festa di Sant’Ambrogio in Milano, il cardinale Scola afferma che con gli anni si è stravolto il concetto di “diritti”. In un clima di benessere e “senza fare i conti con le risorse veramente disponibili si sono avanzate pretese eccessive in termini di diritti nei confronti dello Stato”. Verissimo. C’è da aggiungere che anche la Chiesa ha partecipato alla gara. Non è bastato che gli insegnanti di Religione venissero stipendiati dallo Stato, si è preteso che da personale extra-ruolo venissero anche statalizzati.

Contemporaneamente si è iniziato a mungere le casse statali per finanziare le scuole cattoliche. Altrove in Europa lo fanno, ma non c’è l’ 8 per mille. È l’ingordigia nel ricorso ai fondi statali che spaventa.
Quanto al Vaticano, i Trattati lateranensi garantiscono ad esempio un adeguato fornimento d’acqua al territorio papale. Non è prepotenza il rifiuto di contribuire allo smaltimento delle acque sporche? Costa all’Italia 4 milioni di euro l’anno. Cifra su cifra ci sono centinaia di milioni che possono essere risparmiati.
Il premier Monti può fare tre cose subito. Decretare che, come accade in Germania e altri Paesi, i finanziamenti statali vanno solo a enti che pubblicano il bilancio integrale di patrimoni e redditi: così gli italiani e lo Stato conosceranno il patrimonio delle diocesi. Limitare l’esenzione dell’Ici esclusivamente agli edifici di culto. Attivare la commissione paritetica prevista dall’art. 49 della legge istitutiva dell’ 8 per mille per rivedere la somma del gettito. Sarebbe molto europeo.

Da Il Fatto Quotidiano, 7 dicembre 2011

lunedì 5 dicembre 2011

Col bollettino parrocchiale...un parroco si espone

Pubblico la lettera che un parroco della periferia di Padova, don Franco Scarmoncin, ha inserito sul bollettino parrocchiale di domenica scorsa.

LETTERA IMMAGINARIA
2° parte


Cari politici di destra e di sinistra, ora avete alcuni mesi davanti con il nuovo Governo Monti e tutti ci auguriamo che facciate quanto non avete fatto in 20 anni di vita parlamentare; poi dimettetevi in massa e sparite.
Mi auguro che fintanto rimarrete in Parlamento, spero ancora per poco, troviate l'intesa per approvare in fretta:
- la riduzione del numero dei voi parlamentari... metà almeno di voi possono tornarsene a casa, vi abbiamo già fin troppo mantenuti gratis.
- Il taglio dei vostri stipendi a cinque mila euro mensili, fin da subito; via ogni emolumento, prebenda, servizi gratuiti, ecc... se non vi bastano cinque mila euro, statevene a casa.
- L'eliminazione delle guardie del corpo per voi politici; se avete paura... non entrate in politica e fate un altro mestiere.
- La legge per ridurre a due legislature la vostra permanenza in Parlamento; poi tornate a lavorare come tutti;
- il rifiuto della "legge mancia" di 150 milioni di euro, inserita in quest'ultima finanziaria, per interventi da eseguire nei vostri rispettivi collegi elettorali. Noi cittadini stiamo tirando la cinghia e voi non vi vergognate di assegnarvi un "premio" di buona uscita per assicurarvi il collegio elettorale. Ma non vi vergognate della vostra spudoratezza?!
- Eliminazione dalle liste elettorali di personaggi inquisiti o sotto inchiesta.
- La patrimoniale del 5% sui capitali, liquidi e solidi, (Chiesa compresa) per quanti possiedono case, barche al mare, alberghi, industrie, ecc.
- La lotta agli evasori fiscali, che non sono tra i poveri, ma piuttosto tra gli imprenditori, gli industriali, manager della finanza, tra i commercianti, tra i liberi professionisti, gli iscritti all'albo professionale di medici, avvocati, architetti, notai, banchieri, ecc... Cercate tra quel 10% di popolazione che possiede l'80% della ricchezza nazionale; non tassate sempre i poveri cristi di operai e pensionati, solo perchè sono in tanti...
- L'introduzione dell'ICI , tolta stupidamente per scopi elettorali, impedendo così ai Comuni di continuare a fornirci i servizi di cui abbiamo necessità.
- Il taglio drastico delle spese militari: fermate la guerra, restituite agli americani i 130 aerei supersonici costati 30 miliardi di euro; i generali restituiscano le 19 Maserati blindate regalate da quell'incompetente di La Russa.
- L'eliminazione di tutte le auto blindate; usate le vostre auto, come facciamo tutti noi. Se avete paura che qualche arrabbiato vi possa accoppare, non fate i politici o i magistrati e statevene a casa vostra.
- La possibilità di rintracciare i percorsi monetari oltre le 200 euro.
- La soppressione di ogni sussidio all'editoria; i giornali devono mantenersi da soli; se non ce la fanno... è segno che non sono interessanti o dicono fesserie non meritevoli di essere lette.
- Un tetto massimo per gli stipendi, pensioni e liquidazioni da lavoro. Certe liquidazioni sono uno scandalo !
- L'impedimento all'accumulo di incarichi ministeriali e governativi. Non siete in grado di fare bene neppure un lavoro, immaginarsi se ne potete fare due !
- Il varo di una legge che impedisca di entrare in politica chi ha patrimoni consistenti (neppure il sindaco di paese); può fare politica solamente chi non possiede aziende o interessi da difendere.
- La revisione dell'attuale legge elettorale che toglie ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente i propri rappresentanti e lascia mano libera alle segreterie di partito.
- Un limite di sbarramento (es. 4%) ad ogni partito per entrare in Parlamento.
- Il blocco per ogni "mercato delle vacche": che un parlamentare non possa passare da un partito ad un altro; se non condivide più la linea del sua partito se ne va a casa.
- L'obbligo della buona educazione per i personaggi pubblici. Noi pretendiamo che quanti ci rappresentano, nelle loro apparizioni alla TV, siano più seri ed educati. Se i politici desiderano essere considerati "onorevoli", devono comportarsi come tali: dito medio alzato, barzellette, parolacce, litigi, calci, rutti e compagnia bella... sono roba da ragazzi maleducati, giovani allo sbando e ubriaconi da osteria !
- La soppressione delle Province.
- La Revisione del Codice civile e penale... Se lavorate 15 ore in tre mesi e la settimana si chiude al giovedì pomeriggio è evidente che riuscirete a combinare ben poco.
- La Revisione del sistema giudiziario. I processi devono venire celebrati entro un anno dalla denuncia; una volta aperto il procedimento giudiziario, questo non deve subire interruzioni o rinvii. Ci deve essere un limite anche per gli azzecca-garbugli e per le furbizie dei mafiosi.
E chi viene condannato (già primo grado di giudizio) sconta la pena per intero, senza condoni o premi buona condotta.
- La riforma delle norme sul lavoro e favorire la possibilità di impiego per i giovani. Se non avete idee di come favorire il lavoro ai giovani... o ridare spazio all'economia e alle imprese: chiedete aiuto a gente preparata: agricoltori, operai, artigiani, a qualche industriale o imprenditore, forse questa gente vi può suggerire qualche idea. Bisogna essere anche umili e chiedere consiglio quando da soli non si arriva a nulla.
- Il part-time nel lavoro;
- la pensione minima a tutti i cittadini, di almeno 1000 euro mensili;
- una politica seria a favore della famiglia: aiutare le famiglie con agevolazioni nel lavoro, assegni famigliari, esenzioni da spese mediche e scolastiche, ecc...
- L'eliminazione di ogni tipo di pubblicità nelle televisioni pubbliche statali, o si toglie il canone.Inoltre è necessario sottrarre la TV all'ingerenza dei partiti.

Di tutto questo, che è la mia aspirazione e credo di tutti i cittadini, non avete fatto praticamente nulla in questi 20 ultimi anni, al di là di parole, promesse, furbate, chiacchiere: "noi siamo il partito del fare", "noi siamo il partito dell'amore"... "in tre mesi sistemeremo tutto"... "ghe pensi mi", ecc....
Vergognatevi e chiedete scusa a tutti gli italiani (tutti voi politici di destra e di sinistra...); non sarà sufficiente, ma almeno capiremo che avete ancora una coscienza e siccome siamo "buoni e comprensivi", qualcuno potrà anche perdonarvi il male che ci avete fatto.


In fede
don franco

domenica 4 dicembre 2011

Un bel regalo


Alberto Maggi
Versetti pericolosi
"Neppure io ti condanno"



«Alberto Maggi è il frate più simpatico e più pericoloso che io conosca. Dolce e ribelle allo stesso tempo, conosce a memoria la Bibbia e la interpreta sempre a servizio della giustizia, mai del potere. Per questo dà parecchio fastidio a qualcuno, ed è la gioia di molti. Le frasi di Alberto non sono semplici parole, ma pugni e sorrisi, a seconda. Quello che è sicuro, è che lasciano sempre il segno, come dimostra il grande seguito di lettori appassionati in tutta Italia».
Vito Mancuso

Versetti pericolosi è un libro dirompente e illuminante che racconta la figura di Gesù Cristo come mai è stata raccontata.

Maggi va ben oltre la tesi secondo cui la Chiesa avrebbe frainteso le parole di Gesù, mostrando piuttosto come il suo messaggio rivoluzionario, lo scandalo della misericordia da lui annunciata e praticata, non sia stato capito, né ben visto già dai suoi discepoli e dalle prime comunità cristiane. Fin dall’inizio, infatti, l’immagine di un Dio-Amore presentata da Gesù sconcertò i suoi contemporanei e fece scandalo. Con acribia e sapienza, Maggi ci conduce lungo il vangelo di Luca: un viaggio capace di stravolgere il modo comune di guardare alle cose. Seppur la forza di Gesù fosse proprio quella di amare tutti, peccatori ed emarginati in primis, sorde alle sue parole le prime comunità cristiane preferirono censurarlo e bandirono quindi il brano ritenuto più scandaloso di tutti: il perdono di Gesù alla donna adultera. Questi Versetti pericolosi, tratti dal vangelo di Luca e censurati dai primi cristiani, furono inseriti soltanto in un secondo momento, dopo secoli di ostracismo, nel vangelo di Giovanni.

Alberto Maggi, frate dell’Ordine dei Servi di Maria, ha studiato nelle Pontificie Facoltà Teologiche “Marianum” e “Gregoriana” (Roma) e all’“École Biblique et Archéologique française” di Gerusalemme. Direttore del Centro Studi Biblici “G. Vannucci” a Montefano, ha pubblicato tra gli altri: Roba da preti, Nostra Signora degli Eretici, Come leggere il vangelo (e non perdere la fede), Parabole come pietre.

A Padova gli immigrati scelgono i loro rappresentanti























Un passo verso il diritto di cittadinanza

Per molti l'iniziativa promossa dal comune di Padova e dal sindaco Zanonato doveva essere inutile. Pareva che ai cittadini "extracomunitari" non interessasse far sentire la loro voce! E invece in massa si sono riversati nei pressi della Fiera per votare i loro rappresentanti. Un successo che vuole dirci una cosa molto importante: ci sono uomini e donne che vivono e che lavorano... che vogliono essere qualcuno per questa società! La “Commissione per la rappresentanza dei cittadini stranieri” potrà presentare proposte proprie o esprimere pareri su quelle all’esame dei vari organismi che governano il Comune. Il Presidente o il Vice Presidente della Commissione parteciperà infatti al Consiglio comunale, mentre suoi membri delegati prenderanno parte ai lavori delle Commissioni Consiliari e dei Consigli di Quartiere.

Leggi i risultati!

Ha vinto un cinese, il proprietario di un ristorante. Candidandosi da solo, ha fatto riversare su di lui tutti i voti del popolo cinese residente a Padova. Questa vittoria ha soddisfatto uno di quei leghisti che vorrebbero gli immigrati copie identiche di noi veneti... La sfida sarà piuttosto mettere nelle mani di un cittadino immigrato la rappresentanza di tutte le comunità straniere presenti sul territorio.

Padova ci ha provato, ora tocca agli altri comuni. La multiculturalità dovuta all'immigrazione non è una minaccia da eliminare ma un fatto storico, una realtà da accogliere e da gestire nel miglior modo possibile.